Per stimare il numero di casi possibili, l’indagine di BVA Doxa coordinata dal gruppo di Carlo La Vecchia dell’Università Statale di Milano ha incluso una serie di domande sui sintomi correlati a Covid-19 (come febbre, mal di testa, raffreddore, tosse, disturbi gastrointestinali). È questo ciò che emerge dai risultati di un’indagine di BVA Doxa coordinata dal gruppo di Carlo La Vecchia dell’Università Statale di Milano condotta sul territorio nazionale fra il 27 e il 30 marzo su un campione di 1000 individui, rappresentativi della popolazione italiana tra i 18 e gli 85 anni e in termini di sesso, area geografica e condizioni socio-economiche.Ĭhe l’Italia – in particolare la Lombardia – sia un Paese particolarmente colpito dalla pandemia da Covid-19 è noto: secondo i dati ufficiali, a fine marzo si registravano 105.792 casi e 12.442 decessi su scala nazionale, e 43.208 casi e 7.199 decessi a livello regionale.Ĭiò che è più difficile comprendere invece è l’impatto reale sul paese e le cifre reali, che restano a oggi incerte: i casi registrati in Italia includono essenzialmente i ricoveri ospedalieri, più un ristretto numero di soggetti positivi a tamponi PCR eseguiti in modo non sistematico. ![]() Potrebbero essero oltre 5 milioni i soggetti contagiati da Covid-19 in Italia e 1 milione solo nella Lombardia nel mese di marzo.Īnche ipotizzando che solo la metà dei sintomi segnalati dagli italiani sia riconducibile a Covid-19, il dato è particolarmente significativo e indica che, perfino ignorando i casi asintomatici, la pandemia potrebbe aver colpito una parte sostanziale della popolazione italiana entro la fine di marzo, certamente superiore di un ordine di grandezza, e forse anche di due, rispetto ai casi registrati.
0 Comments
Leave a Reply. |